lunedì 20 ottobre 2014

L'utopia possibile di chi ci crede comunque.

Vorrei un mondo empatico, capace di sentire, capace di fare un salto di qualità verso sé stesso. Oggi parliamo del tempo. Tempo che serve per fare una tazza. Perché? Perché quando vai a venderla e chiedi magari dalle 9 alle 12 euro, vieni guardato con occhi grandi così. Allora, spieghiamo cose c'è dietro la storia della suddetta tazza. Intanto c'è da precisare che se sei un piccolo artigiano, come per la maggior parte, non lavori a produzione e che quindi il costo non potrà essere sbassato sulla quantità, ma punterai tutto sulla qualità, sul dettaglio e sull'unicità. Mettiamo che si faccia sul tornio. Viene acquistato un panetto d'argilla (prezzo che varia a seconda del tipo e dell'uso che devi farne, così come dove viene acquistata. La tazza viene fatta sul tornio. A durezza cuoio, viene rifinita, sempre sul tornio e mettiamo che sia tipo le mug, deve avere anche un manico, che farai e che applicherai. Fatto ciò, si passa all'essiccamento ed al "primo fuoco", che trasforma l'argilla in "biscotto"e la cui temperatura, si aggira attorno ai 1000°. Fatta la prima cottura, si procede con la decorazione con colori sotto cristallina. Una volta decorata, si tuffa nella cristallina o si da con compressore se si è dotati di una camera con aspiratore. Fatto questo si passa alla ripulitura del pezzo. Nel nostro caso, non abbiamo rulli pulitori, quindi, facciamo tutto a mano.E' forse il passaggio più delicato perché una "svista" può determinare l'esito del manufatto, in quanto de non si toglie del tutto la cristallina, questa in cottura, può rimanere attaccata al refrattario. Si passa così al "secondo fuoco" che va intorno ai 950°. Ecco, la nostra tazza è finita. Consideriamo poi l'altra opzione e cioè comprare la tazza già fatta, in terraglia bianca. Questo è vero, permette di abbassare il prezzo finale, ma rimangono comunque la decorazione, il tuffo nella cristallina, la ripulitura ed una cottura. Fatto e detto ciò, si parla di pezzi unici o per intero o comunque per la decorazione. E' troppo chiedere 9 euro? Ecco, si vorremmo un mondo all'altezza dei nostri sogni, ma di più un mondo fatto di persone che "sanno vedere", che sanno riconoscere il valore. Valore insito nelle cose, che ci parla di storie, di anni, di mestieri, di Vita insomma.Un mondo che ritorni al romanticismo anche, ormai perso in toto e pure al campanilismo delle tradizioni. Se mi affaccio, no, ancora non lo vedo. Ma siccome siamo artigiani e perfino sognatori...allora io ci spero e anche parecchio. Che mai darla vinta a chi ti dice "tutto è inutile". Mai "farsi rubare la speranza". Buona giornata sognatori!

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